Nella legge di stabilità le parole chiave per il settore della sanità sono: gestione del rischio per garantire maggiore sicurezza ai pazienti, ai medici e una più efficiente allocazione delle risorse disponibili. Uno scenario innovativo per rendere sostenibili i costi di un sistema sanitario che, secondo i modelli previsionali elaborati dalla Ragioneria Generale dello Stato, dovrebbero raggiungere l’8,3% del Pil nel 2060 (fonte: “La sanità nel welfare che cambia. Le proposte di Confcommercio e Confindustria per l’integrazione tra Primo e Secondo Pilastro”, 10 dicembre 2015).
“In base alle nuove disposizioni, la gestione del rischio assume un ruolo centrale come strumento chiave in vista dell’utilizzo appropriato delle risorse e dell’efficacia delle cure – commenta il coordinatore del master Cineas in Hospital risk management, Roberto Agosti -. L’ospedale è una struttura ad alta complessità in cui esistono molteplici fonti di rischio, ossia di errore. Per citarne solo alcune: l’identificazione del paziente, la corretta definizione della patologia, la fase di ricovero e di trasferimento del paziente da un reparto all’altro con le procedure di acquisizione e di trasmissione delle informazioni, la somministrazione della terapia farmacologica e l’utilizzo delle tecnologie (la cui diffusione non è uniforme nelle diverse strutture del territorio nazionale). In particolare, essendo le prestazioni cliniche il risultato di interazioni fra persone, pur in presenza di mappature precise dei processi con l’indicazione dei rischi associati a ciascun passaggio, i professionisti della sanità devono in ogni circostanza essere preparati ad eventi inattesi”.
Cineas – Consorzio universitario non-profit fondato dal Politecnico di Milano, nel 1987 – opera da oltre 10 anni nella formazione degli specialisti del rischio in sanità con il master in Hospital risk management, che giunge quest’anno alla sua tredicesima edizione. Il percorso formativo prevede una parte iniziale dedicata ai modelli organizzativi della sanità con focalizzazione sulle modalità di introduzione del processo di risk management, a cui segue la fase di presentazione degli strumenti operativi (tra i quali, ad esempio, la checklist di sala operatoria la cui adozione è mutuata dal settore dell’aviazione). Il terzo modulo del master è dedicato alle soft skills dell’hospital risk manager e alle tecniche di comunicazione, in particolare con il paziente e in situazioni di crisi. “Si tratta di un professionista impegnato nella diffusione della cultura della prevenzione degli errori all’interno della struttura sanitaria- spiega il dottor Agosti-. Per raggiungere l’obiettivo deve avvalersi della collaborazione dei colleghi nel monitoraggio degli eventi avversi instaurando un clima di fiducia e condivisione delle informazioni. Per ottenere questi risultati sono necessarie capacità di project management, di gestione dei conflitti e abilità nella risoluzione efficace dei problemi”. Inoltre, in un contesto di conflittualità generalizzata tra medico e paziente, è indispensabile non trascurare il ruolo della comunicazione per instaurare, invece, una relazione basata sulla fiducia. Il master si chiude con il modulo dedicato alla responsabilità professionale- civile e penale- e alla gestione del rischio assicurativo. Questa parte potrà essere frequentata anche separatamente. I professionisti che siano interessati ad approfondire questi aspetti possono iscriversi, quindi, al singolo modulo che si svolgerà tra settembre e ottobre 2016.
Il corso prevede 175 ore di lezione distribuite da gennaio a ottobre 2016 con una pausa nei mesi estivi. “La didattica del master è pensata per professionisti con una consolidata esperienza. Per rispondere alle loro esigenze di approfondimento in modo efficace, utilizziamo il metodo action learning, in base al quale gli aspetti teorici sono illustrati da casi pratici e affiancati da momenti di confronto sia tra i vari professionisti che compongono l’aula, sia con il docente; non solo, durante le lezioni vengono effettuate simulazioni ed esercitazioni che permettono di toccare con mano il funzionamento degli strumenti via, via presentati. I nostri docenti sono nella maggior parte dei casi specialisti del settore e impegnati professionalmente nella materia che insegnano – puntualizza il coordinatore del master che, infatti, è Direttore della struttura Complessa di Risk Management dell’Azienda Ospedaliera Desio
e Vimercate-. Per spiegare il parallelismo tra aviazione e sanità, ad esempio, abbiamo il comandante di una compagnia aerea, così come l’aspetto assicurativo è trattato da responsabili di funzione provenienti dal mondo delle compagnie”. Il corso inizia il 29 gennaio e per iscriversi c’è tempo fino al 25/01/2016. Le lezioni avranno cadenza settimanale, saranno concentrate in otto ore ogni venerdì e si svolgeranno a Milano (presso il Politecnico di Milano, in Piazza Leonardo Da Vinci, 32).
Il master in Hospital risk management è rivolto al personale che svolge o che intende occuparsi di funzioni correlate alla gestione del rischio in ambito ospedaliero nelle diverse articolazioni organizzative aziendali, come le strutture di qualità, rischio, controllo di gestione, affari legali, ascolto e mediazione, formazione, ingegneria clinica, ingegneria gestionale, comunicazione, direzione medica e direzione infermieristica, farmacia ed information technology.
Il master costituisce un’opportunità formativa anche per i professionisti non ospedalieri che operano in settori connessi alle aziende sanitarie, come assicuratori, broker, avvocati, ingegneri clinici e gestionali, mediatori, farmacisti, ingegneri e tecnici informatici.